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mercoledì 1 gennaio 2020

Il Cardo Gobbo del Monferrato

Il Piemonte è una regione ricca di tradizioni e cultura enogastronomica. Vini pregiati, Formaggi, Tartufo Bianco d'Alba, in ogni zona troviamo un’ampia varietà di prodotti tipici che vengono puntualmente valorizzati attraverso sagre ed eventi enogastronomici. Ogni prodotto è fortemente legato alle stagioni e alle caratteristiche ambientali.
Tra i territori della regione maggiormente vocati all’agricoltura troviamo il Monferrato Astigiano. E’ proprio qui che da maggio cresce un ortaggio all'apparenza comune ma che in realtà presenta delle peculiarità uniche: stiamo parlando del Cardo Gobbo del Monferrato.
Il Cardo Gobbo del Monferrato è una verdura straordinaria che cresce nei terreni sabbiosi della provincia di Asti. I produttori di cardi vengono chiamati cardaroli, un ruolo che rappresenta un pezzo di storia della Valle Belbo.
La tecnica di coltivazione non è affatto semplice, consiste infatti in un lavoro duro e faticoso che costringe a passare ore al freddo e a volte con le mani nel fango.
Il lavoro dei cardaioli in passato non era molto considerato e la produzione del cardo stava via via scomparendo. Ma da qualche anno grazie al Presidio Slow Food il Cardo Gobbo del Monferrato della varietà Spadone è stato riconosciuto come eccellenza gastronomica da tutelare e valorizzare.

Perchè si chiama Cardo Gobbo?

Il nome del Cardo Gobbo del Monferrato deriva dalla caratteristica forma del gambo che a causa della particolare tecnica di coltivazione utilizzata dai cardaroli si inclina verso il basso, formando appunto una specie di gobba.
I cardi non vengono irrigati, concimati e trattati. La semina avviene nel mese di maggio e la raccolta inizia ad ottobre. Nel mese di settembre, quando sono alti e rigogliosi, vengono piegati delicatamente e coperti di terra per aiutarli a superare i mesi più freddi; la pianta tenta di emergere per ritrovare la luce del sole, si gonfia e prende la caratteristica forma curva. In un mese perde la clorofilla, assumendo un colore biancastro, un sapore dolce e una consistenza tenera che con i primi freddi diventa croccante.
A processo ultimato si può procedere con la raccolta del prodotto che verrà curato e lavato.

Un prezioso ingrediente nella cucina piemontese

Il Cardo Gobbo del Monferrato è l’unico cardo che può essere mangiato anche crudo a differenza dei suoi cugini, troppo amari per essere mangiati senza prima cuocerli in acqua bollente.
Questo alimento fa parte della tradizione piemontese ed è uno degli ingredienti di diverse ricette tra cui la Bagna Cauda, piatto tipico della gastronomia regionale che è possibile assaggiare ad Asti dal 22 al 24 novembre in occasione del Bagna Cauda Day.
Da metà ottobre fino circa a febbraio si può inoltre degustare il Cardo Gobbo del Monferrato in diversi ristoranti che lo propongono tra i piatti dei loro menù:

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