eni gas e luce

mercoledì 1 gennaio 2020

Il Cardo Gobbo del Monferrato

Il Piemonte è una regione ricca di tradizioni e cultura enogastronomica. Vini pregiati, Formaggi, Tartufo Bianco d'Alba, in ogni zona troviamo un’ampia varietà di prodotti tipici che vengono puntualmente valorizzati attraverso sagre ed eventi enogastronomici. Ogni prodotto è fortemente legato alle stagioni e alle caratteristiche ambientali.
Tra i territori della regione maggiormente vocati all’agricoltura troviamo il Monferrato Astigiano. E’ proprio qui che da maggio cresce un ortaggio all'apparenza comune ma che in realtà presenta delle peculiarità uniche: stiamo parlando del Cardo Gobbo del Monferrato.
Il Cardo Gobbo del Monferrato è una verdura straordinaria che cresce nei terreni sabbiosi della provincia di Asti. I produttori di cardi vengono chiamati cardaroli, un ruolo che rappresenta un pezzo di storia della Valle Belbo.
La tecnica di coltivazione non è affatto semplice, consiste infatti in un lavoro duro e faticoso che costringe a passare ore al freddo e a volte con le mani nel fango.
Il lavoro dei cardaioli in passato non era molto considerato e la produzione del cardo stava via via scomparendo. Ma da qualche anno grazie al Presidio Slow Food il Cardo Gobbo del Monferrato della varietà Spadone è stato riconosciuto come eccellenza gastronomica da tutelare e valorizzare.

Perchè si chiama Cardo Gobbo?

Il nome del Cardo Gobbo del Monferrato deriva dalla caratteristica forma del gambo che a causa della particolare tecnica di coltivazione utilizzata dai cardaroli si inclina verso il basso, formando appunto una specie di gobba.
I cardi non vengono irrigati, concimati e trattati. La semina avviene nel mese di maggio e la raccolta inizia ad ottobre. Nel mese di settembre, quando sono alti e rigogliosi, vengono piegati delicatamente e coperti di terra per aiutarli a superare i mesi più freddi; la pianta tenta di emergere per ritrovare la luce del sole, si gonfia e prende la caratteristica forma curva. In un mese perde la clorofilla, assumendo un colore biancastro, un sapore dolce e una consistenza tenera che con i primi freddi diventa croccante.
A processo ultimato si può procedere con la raccolta del prodotto che verrà curato e lavato.

Un prezioso ingrediente nella cucina piemontese

Il Cardo Gobbo del Monferrato è l’unico cardo che può essere mangiato anche crudo a differenza dei suoi cugini, troppo amari per essere mangiati senza prima cuocerli in acqua bollente.
Questo alimento fa parte della tradizione piemontese ed è uno degli ingredienti di diverse ricette tra cui la Bagna Cauda, piatto tipico della gastronomia regionale che è possibile assaggiare ad Asti dal 22 al 24 novembre in occasione del Bagna Cauda Day.
Da metà ottobre fino circa a febbraio si può inoltre degustare il Cardo Gobbo del Monferrato in diversi ristoranti che lo propongono tra i piatti dei loro menù:
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Natale in Monferrato

Natività d’Autore, presepi meccanici, antiche collezioni, installazioni, percorsi presepiali tra le colline e i filari… Tanti spunti di visita sui “bric e foss” Patrimonio Unesco per entrare nell’atmosfera del Natale, unendo la scoperta di piccole opere d’arte alla perlustrazione di un territorio particolarmente fascinoso in questo momento dell’anno.
I temi del Natale e delle rappresentazioni presepiali sono spesso un’occasione in cui l’arte e il genius loci si esprimono al meglio e il Monferrato, anche per questo Natale 2019, propone alcune iniziative che, oltre che ad essere meta di visita, divengono occasione di perlustrazione di un territorio particolarmente affascinate in questo momento dell’anno, con i suoi vigneti a riposo sui caratteristici bric e foss e i borghi incastonati.
Ecco alcune proposte che, a un’ora d’auto da Torino, Milano e Genova, possono fornire fascinosi spunti per entrare nell’atmosfera, perché no, accompagnandosi anche ai sapori invernali del Monferrato, tra bagne caude e agnolotti e i vini straordinari da cui, tra l’altro, sono nati - a cura delle tre enoteche regionali di Casale Monferrato, Acqui Terme e Ovada - tre cocktail dedicati a Grignolino, Brachetto e Dolcetto, a comporre una drink list MonferratoAutentico.

Conzano, Villa Vidua: Natività d’Autore (8 dicembre - 19 gennaio)

Ogni anno, a Conzano (AL), a pochi km da Casale Monferrato, Villa Vidua, la casa del Grande Viaggiatore Carlo Vidua, per il periodo natalizio ospita la mostra: “Natività d’autore e il Divin Bambino”. Una collezione ricchissima , che di anno in anno integra nuovi pezzi, dai presepi napoletani alle natività di autore. La chicca protagonista di quest’ anno è il grande presepe provenzale (24 mq.) con oltre trecento figure, i “santons” in terracotta policroma, firmati da Escoffier. Tra le Natività d’autore più importanti della collezione, solo per citarne alcune, opere di Enrico Colombotto Rosso, Renzo Igne, Riccardo Biavati, Eugenio Guglielminetti, Emanuele Luzzati, Natale Panaro, affiancate da opere nuove, realizzate per questa edizione, di Daniela
Alini, Max Ramezzana, Giovanni Bonardi, Alessandra Terzi, Andrea Moroni, Anna Gritti, Davide Minetti, Claudio Magrassi, Mario Fallini, Serena Laborante, Beppe Cavallaro, Marco Porta. Inoltre deliziosa esposizione della collezione di Stefano Mesturini: figure del Gesù Bambino dal Settecento ai giorni nostri.
Visitabile ad ingresso libero e gratuito nei giorni festivi dalle 15.00 alle 18.30- Possibili le visite fuori orario di apertura chiamando gli uffici comunali. Info: Comune di Conzano tel. 0142 925132 – cel. 335 5733195 www.comune.conzano.al.it
Villa Vidua, oggi sede di mostre di arte contemporanea, era la casa di Carlo Vidua, conte di Conzano: collezionista, bibliofilo, archeologo, intellettuale e soprattutto Grande Viaggiatore, Vidua viaggiò dall’Egitto alle Americhe nel più tipico spirito dei Grands Voyages. Pochi sanno che senza di lui il Museo Egizio di Torino non esisterebbe, poiché donò la sua collezione privata per quello che fu il primo nucleo del museo. Morì il 25 dicembre 1830 in Indonesia a bordo della nave che lo stava trasportando nel porto di Ambon a causa di un'ustione dovuta al fango bollente di un vulcano nell'isola di Celebes. La villa, di proprietà del comune, ospita la deliziosa Stanza Cinese, con singolari affreschi di ambientazione orientale.
Un’occasione doppia per uno shortbreak a Casale Monferrato è la mostra dedicata a Vidua al museo civico di Casale Monferrato con oggetti a lui appartenuti e ricostruzioni (orari e info su http://www.comune.casale-monferrato.al.it/museo tel. 0142/444.249) . Passando dai bricchi del vignalese ove si trova Conzano, a quelli della attigua Valle Ghenza, sempre sulle colline del casalese, a pochi chilometri dalla antica capitale del Monferrato, ecco un’altra imperdibile e unica iniziativa sulle colline Patrimonio Unesco.

Rosignano Monferrato - frazione Colma - Villa Maria (casa Morbelli): Percorsi Presepiali sui Percorsi Morbelliani (8 dicembre - 6 gennaio)

Un’idea che poggia sulla più stretta interazione tra borghi, natura e arte. Su quello che già è una occasione di cammino suggestiva nei luoghi del pittore Morbelli, ovvero i Percorsi Morbelliani, intorno alla casa del maestro del divisionismo, sulle colline Patrimonio Unesco, lungo le vie delle frazioni di Colma e Garriano e delle località limitrofe, nel periodo natalizio si dipana anche un suggestivo percorso artistico ( installazioni , pannelli e quadri), dedicato ad una mirabile e variegata interpretazione artistica del Presepe. A cura della associazione Amis ‘dla Curma, sono ottanta, su un percorso ad anello di due km e mezzo, con una bella caratteristica: quella di mescolare opere di artisti di fama (come Colombotto Rosso) a contributi degli artisti del luogo, anche dilettanti, sino ai ragazzi delle scuole. Un ensamble ricco e affascinante proprio per la diversità delle opere e particolarmente suggestivo nella visione notturna illuminata.
Villa Maria è la casa di Angelo Morbelli, ( a cui in occasione del centenario della morte del protagonista del divisionismo italiano, la GAM di Milano ha reso omaggio con una mostra in primavera) , dalla cui torretta il Maestro scomponeva i colori delle colline immortalando nei quadri più celebri proprio quel il paesaggio vitivinicolo che cento anni dopo sono divenuti Patrimonio dell’umanità. Il giardino affascinante e lasciato come allora, è un tuffo nei colori del suo pennello, lo studio scarno e intatto , sono una emozionante immersione in quella che è stata la dimensione di Morbelli. A maggio è nato il Percorso Morbelliano, con le riproduzioni pittoriche esposte nei luoghi prediletti, camminati dal maestro.
La visita ai Percorsi Morbelliani e presepiali ( particolarmente suggestiva all’imbrunire e con le luci notturne) è gratuita e senza necessità di prenotazione, mentre per la visita allo studio di Morbelli solo di sabato e domenica, prenotazione obbligatoria associazione Amis dla curma (3331351223). La chicca in più: a Rosignano e nella vicina Cella Monte con il suo Ecomuseo della Pietra da Cantone, imperdibili gli infernot, le specule vinarie ipogee in tufo, patrimonio Unesco. https://www.ecomuseopietracantoni.it/- Tel. 0142 488161)
Un ‘altra proposta, ancora nel Monferrato, è ad Acqui Terme, la città della “Bollente”, ove ci si può regalare anche un soggiorno alla thermal Spa del lago delle Sorgenti.

Acqui Terme, Movicentro: 33° Esposizione internazionale del presepio (7 dicembre - 6 gennaio)

Presso il Movicentro, una mostra 60 espositori presentano 300 presepi di tutti i tipi. provenienti da ogni parte del mondo: vetro, terracotta, ferro battutto, ceramica, meccanici e dalle dimensioni più diverse…a partire da pochi centimetri. Organizzato dalla Proloco, alcuni pezzi sono rarissimi, altri curiosi, realizzati da amatori, di proprietà di privati o di collezionisti. Orario feriali (compreso sabato) 15.30-18:00 e festivi dalle 15.00-19.00. Aperto il giorno di Natale dalle 17.00-20.00. Info dettagliate: www.turismoacquiterme.it. Tel. 0144 322142.
Spostandosi dal Monferrato verso la parte di Appennino della provincia di Alessandria, quasi al confine con la Liguria a pochi chilometri dall’interessante sito archeologico romano di Libarna, ecco la proposta natalizia di Arquata Scrivia

Arquata Scrivia, Casa Gotica: Mostra permanente dei presepi (14 dicembre - 12 gennaio)

Una straordinaria testimonianza architettonica del 1300, la CASA GOTICA (che vale da sé la visita prima ancora dei presepi) , considerata una delle cinque piu belle case gotiche di Europa e oggetto di studio nelle facoltà di architettura, ospita una mostra permanente di presepi -visitabile dunque tutto l’anno - che chiude però a ottobre, per riaprire a dicembre con l’aggiunta delle novità dell’edizione. L’allestimento viene costantemente arricchito di nuovi elaborati artistici e la novità di quest’anno, è la creazione un grande presepe semi meccanico con effetti scenici dal titolo “Acqua, terra, luce”, di circa 12 metri quadrati. Questo è collocato lungo Vico Gelsomino, in una caratteristica cantina. In tutto vi sono 15 diorami ( presepi a teatro con boccascena rigorosamente in prospettiva) e 10 presepi, uno dei quali, particolarmente suggestivo, meccanico., di nove metri quadrati. Altro pezzo forte è intitolato Madre Terra, a tema etnico ( capanna togolese, donna masai, leone e leoncino ecc), in ode al concetto per cui ogni nascita è natività.
Normalmente i presepisti dell’associazione “Arquator”, responsabili dei lavori, si attengono alla scuola lombarda (tra le classicamente riconosciute, pugliese, napoletana e lombardo bergamasca) e si compongono di strutture di polistirolo, poi intonacate con gesso che viene poi scolpito come se fosse legno e quindi dipinto
Orari di visita: sabato, domenica e festivi dalle ore 15,00 alle ore 19,00 (31 dicembre chiuso). Per info e prenotazioni visite: cell.339 3146346 e 3772418187- www.arquatorpresepi.eu.
La Casa Gotica, di proprietà del Comune e sita in Via Interiore al civico 31, d’angolo con Vico del Gelsomino, per gli arquatesi è nota come la “Casa del Tranquillo”, dal nome di un personaggio del secolo scorso che vi ebbe residenza essendone proprietario. L’edificio ha una rilevante importanza storico-documentaria, notevole dal punto di vista urbanistico, perché elemento della originaria parte del borgo più antico, di periodo medievale. All’interno di questo storico edificio, ha sede l’Associazione arqua.tor. presepi onlus che ha allestito dal 2010 una mostra permanente di Presepi e Diorami che tra le sue attività ha l’allestimento di un laboratorio per coltivare nei ragazzi, giovani e adulti il desiderio di rappresentare l’intera storia di Gesù attraverso quadri che, curati nei minimi particolari, giocano con la prospettiva in modo eccezionale.
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Natale a Parma

Con l’arrivo dell’inverno Parma acquisisce un fascino particolare: i mercatini di Natale sono la scusa perfetta per un weekend da vivere tra città, campagna e Appennini, scegliendo mete originali e affascinanti. Un viaggio che alterna una dimensione più rilassata, tra coccole e relax davanti al camino, all’esplorazione di borghi medievali, castelli, ville e case patronali, che nascondono al loro interno relais, agriturismi e ristoranti d’eccellenza.
 A dicembre, quando la nebbia sfuma romanticamente il panorama e il freddo si fa pungente, la campagna intorno a Parma si trasforma in un paesaggio da fiaba. E così, l’avvicinarsi delle festività diventa la scusa perfetta per un weekend lontano dai ritmi pressanti della città e dalla routine lavorativa: un regalo di Natale in anticipo.
Valgono sicuramente una gita fuoriporta i Mercatini di Natale 2019 in programma tutte le domeniche, dal 24 novembre al 29 dicembre, in piazza Ghiaia: idee regalo, decorazioni, artigianato, vintage, degustazioni di street food e musica live nelle strade, oltre a tanti laboratori creativi per i bambini. Tra i molti eventi per bambini, il Gastronomy Hub a loro dedicato tutti i weekend presso l’ex-Palazzo della Provincia con laboratori di Natale per giocare e cucinare dalle 15.30 alle 18. Ma la domenica più magica resta quella dell’8 dicembre, con l’inaugurazione della stagione invernale, alle 18.00, in piazza Garibaldi: non manca nulla, dal rito dell’accensione dell’albero di Natale al conto alla rovescia, dal coro dei bambini al profumo dei dolci delle feste. E per scoprire il cuore della città, un fiammeggiante trenino natalizio parte da Piazza Garibaldi, percorre il centro e il quartiere Oltretorrente per poi fare ritorno in piazza.
Approfittando di una visita a Parma si può partire alla scoperta dei dintorni, tra la pianura e gli Appennini. Nella Città Creativa UNESCO per la gastronomia, terra di prosciutti e parmigiano, non troviamo solo delizie per il palato: possiamo andare a caccia di tesori architettonici, esplorare castelli – con tanto di fantasmi –, e trovare ospitalità in dimore dal fascino rustico, rocche medievali, agriturismi dove gustare i prodotti del luogo. Luoghi perfetti per riscoprire il “lato cozy” della vita, tra camini accesi e luci soffuse, dove tutto è comodità, comfort, morbidezza. Alternando il relax più profondo alle escursioni nel territorio.

Coccole, castelli e caminetti accesi

Comincia un tour tra i borghi medievali e gli hotel, B&B e agriturismi soci di Parma City of Gastronomy, il club di prodotto che riunisce le eccellenze del territorio.
Si parte dal borgo di Bardi, piccolo gioiello. La sua fortezza, meta di accaniti ghost hunter e appassionati di fantasmi, è arroccata da più di mille anni su uno sperone di roccia, con una sola via di accesso. Si possono percorrere i camminamenti di ronda, ammirare il cortile d’onore, la piazza d’armi, le segrete. Rimanendo tra antichi edifici medievali recuperati si alloggia presso Le Sei Dame, location perfetta per un film di cappa e di spada, un luogo dall’atmosfera fatata. Il suo ristorante, Le Due Spade, propone pasta fresca, funghi, tartufi, parmigiano reggiano, spalla cotta e in generale il meglio del territorio, oltre a vantare una bella cantina di vini. Tutto intorno, si possono fare escursioni naturalistiche e passeggiate nei boschi della Valceno.
Ci spostiamo a Tizzano, dove varchiamo la soglia dell’agriturismo biologico e B&B Casanuova. Qui il calore del grande camino in sala invita a fermarsi e scoprire come i prodotti della serra si trasformano in ricette. I proprietari allevano con passione galline romagnole, producono il miele con le loro api, preparano tipici piatti montanari con tortelli, paste, cacciatore, cinghiale, funghi, salumi, rispettando il criterio della stagionalità. L’atmosfera accogliente e familiare si respira anche nelle camere e nella sala comune per la lettura, la conversazione e i giochi di società. Nei dintorni si consiglia di visitare, con una piacevole passeggiata, la Rocca di Belvedere, antico castello tra le frazioni di Rusino e Moragnano, e la Pieve romanica di San Pietro in località Costa.
Direzione Lesignano dei Bagni: avanzando tra boschi balsamici – il segreto aromatico del prosciutto locale, siamo in zona Langhirano – si oltrepassa la Badia di San Michele Cavano per trovare la Locanda del Sale. Pavimenti in cotto, camini e stufe restituiscono un’atmosfera autentica. La giovane coppia di osti è pronta a raccontare il territorio attraverso i piatti che serve in tavola: le materie prime provengono dalle piccole aziende agricole, dalle cantine, dai caseifici e dai prosciuttifici di prossimità. In zona, all’interno del parco Barboi, c’è anche il Podere Cristina, azienda agricola biologica che valorizza la biodiversità. In particolare, oltre all’orto con le verdure di stagione, c’è un piccolo allevamento di galline romagnole ovaiole. Bonus: il piccolo maneggio con cavalli “bardigiani”, l’ideale per un battesimo della sella.
In posizione dominante sulle colline, tra boschi di querce, ecco il castello e il borgo di Tabiano, che insieme compongono un unico complesso fortificato. Questo luogo ricco di storia è stato recuperato e trasformato in relais di charme con stanze, suite e appartamenti posizionati nella torre di guardia, nella parte fortificata del borgo e nelle antiche case rurali in pietra e mattoni, arredati con mobili antichi e artigianato. Un ristorante, l’Antico Caseificio, ha trovato posto dove, per oltre 200 anni, è stato prodotto il Parmigiano Reggiano. Chi cerca relax trova due centri benessere, uno ricavato in una grotta naturale e l’altro in una casa nel bosco, nel giardino segreto sotto le mura. L’Antico Borgo di Tabiano Castello è un mirabile esempio di recupero conservativo, capace di mantenere intatto il fascino del luogo.
Ultima tappa, Sala Baganza, un territorio ricco di sorprese – dalla Rocca Sanvitale, con il suo giardino settecentesco e i suoi affreschi, alla Pieve di Talignano, dai calanchi di Maiatico ai boschi di Carrega. Qui si può soggiornare in un complesso unico come la Corte Finzi, all’interno del casinetto settecentesco adiacente alla villa patronale, tra arredi restaurati e atmosfere dense di storia. Tra le proposte, i corsi di cucina per imparare i segreti della tradizione emiliana. Nel cuore dei boschi di Carrega, poco fuori dal paese, c’è I Pifferi: un’antica stazione di posta risalente all’epoca di Maria Luigia è stata trasformata in un ristorante sicuramente tra i più apprezzati del parmense. Infine, inoltrandosi tra gli alberi, ci si imbatte piacevolmente nel B&B Il richiamo del Bosco, circondato da oltre 1000 ettari di castagni, faggi e querceti. Ogni soluzione, dai materiali, legno e pietra, all’alimentazione energetica con fonti rinnovabili, fino agli arredi, pezzi unici di artigianato realizzati con materiali di recupero, è stata progettata in un’ottica di sostenibilità.
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25 anni di festa per il vino simbolo di Breganze

Il fiore all’occhiello della tradizione vitivinicola di Breganze sarà celebrato domenica 19 gennaio 2020 con la XXVª edizione della Prima del Torcolato. Con il suo colore giallo oro e il suo dolce sapore, il Torcolato sarà ancora una volta al centro della festa più importante per il Consorzio Tutela Vini DOC Breganze e per la Strada del Torcolato e dei vini di Breganze. Per portare in alto nel mondo il nome del vino più rappresentativo della Doc, nel 2020 è stata scelta Alessandra Viero, nota giornalista televisiva vicentina, cresciuta a Bassano del Grappa, e conduttrice di programmi di punta e telegiornali delle reti Mediaset. Sarà lei l’Ambasciatrice del Torcolato nel mondo 2020.

La festa

La festa dedicata alla spremitura dei primi grappoli appassiti di uva Vespaiola, conferiti da tutte le cantine del Consorzio, si svolgerà dalle 14.30 alle 17.00 nella piazza principale del Paese. Sotto la sovraintendenza della Magnifica Fraglia del Torcolato si terrà l’investitura dei nuovi confratelli della Fraglia e la nomina dell’Ambasciatore del Torcolato. Per celebrare l’anniversario dei venticinque anni della festa, la cerimonia in piazza sarà arricchita dal taglio di un grande panettone al Torcolato da gustare tutti insieme.

Il Fruttaio Tour

Nella stessa giornata in programma anche l’appuntamento con il Fruttaio Tour, che si svolgerà in due momenti diversi, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.00 nelle dieci cantine aderenti: Ca' Biasi, Cantina Beato Bartolomeo da Breganze, Col Dovigo, IoMazzuccato, Le Colline di Vitacchio, Le Vigne Di Roberto, Cantina Maculan, Miotti Firmino (solo turno pomeridiano, ore 17.00 - 19.00), Transit Farm e Vitacchio Emilio. Qui i visitatori verranno condotti alla scoperta dei luoghi dove nasce il Torcolato. In ogni cantina, inoltre, verranno proposti abbinamenti curiosi e ricercati, capaci di evidenziare la versatilità di questo passito.

Mostra-mercato di prodotti tipici

Nel corso dell’intera giornata sarà inoltre possibile visitare la mostra-mercato dei prodotti tipici della Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze, a cura dell’Associazione Pedemontana Vicentina e OGD Pedemontana Veneta e Colli, e salire fino alla cima della Torre Diedo, il campanile della città, tra i più alti d’Italia per un brindisi ad alta quota.
Per infowww.breganzedoc.it

Prima del Torcolato in breve

Quando: domenica 19 gennaio 2020
Dove: Piazza Mazzini – Breganze (VI)
Orario Fruttaio Tour: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.00
Orario Cerimonia: dalle ore 14.30 alle 17.00
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martedì 10 dicembre 2019

La Sagra della Bruschetta di Casaprota

LA SAGRA DELLA BRUSCHETTA

Pane abbrustolito ed olio extra vergine d'oliva, rigorosamente della Sabina. E' pronta la bruschetta, piatto povero ma amatissimo da grandi e piccini, da gustare in mille modi e abbinamenti. Un piatto talmente apprezzato da diventare protagonista di una delle più attese sagre della Sabina: la Sagra della bruschetta di Casaprota. Delizioso borgo appartenuto all'Abbazia di Farfa, il piccolo è paese è addossato ad un antico Castello e il prossimo weekend del 26 e 27 gennaio 2019 ospiterà questa ricorrenza gastronomica che si ripete con successo da oltre 50 anni.

LA BRUSCHETTA DI CASAPROTA

A pochi giorni dalla fine delle festività natalizie, sono tanti i buoni propositi per mettersi a dieta e rinunciare ai peccati di gola. Ma per gustare le deliziose bruschette di Casaprota condite con l'irresistibile olio sabino, vale la pena fare uno strappo alla regola. Non a caso questo pregiato olio dal sapore intenso ed aromatico era conosciuto ed apprezzato fin dagli antichi Romani.

COME FARE IN CASA IL PANE CROCCANTE AL PUNTO GIUSTO

L'oro verde della Sabina esaltata il pane artigianale cotto alla brace, ma anche irresistibili zuppe calde come quella al farro e tartufo, graditissime in questi giorni di grande freddo. Ma le prelibatezze non finiscono qui: dalle fregnacce alla sabinese alle salsicce cotte sempre alla brace, passando per le "saltapadelle", specialità locale preparata con acqua, farina, sale e mentuccia, fino agli spaghetti col guanciale all'amatriciana, il menù è ricco di proposte una più buona dell'altra.

EVENTI COLLATERALI ED INTRATTENIMENTO

Ma la sagra della bruschetta di Casaprota non è solo degustazione di ottimo cibo. Sono tante le attività collaterali pensate per rendere questo evento gradevole e coinvolgente. Si parte dalle passeggiate a cavallo di sabato mattina all'interno della Tenuta per concludere le due giornate con le esibizioni musicali pomeridiane del gruppo folk Saludos e dell'Orchestra Moretti. E poi mostre di arte e artigianato, visite guidate all'antico frantoio, passeggiate panoramiche a attività ludico creative per i più piccoli.
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Nero Norcia 2019, al via la sagra dei prodotti tipici

56ESIMA EDIZIONE DI NERO NORCIA

Giunta alla sua cinquantaseiesima edizione, Nero Norcia 2019, anche quest’anno, vedrà grande protagonista il Tartufo Nero Pregiato di Norcia (Tuber Melanosporum Vittadini). In calendario ben tre weekend fitti di appuntamenti ed eventi imperdibili per i palati più raffinati: si inizia il 23/24/25 febbraio e poi via con i successivi 2/3 marzo e 9/10 marzo. I tre weekend della rassegna saranno articolati ciascuno con un focus, all’interno del quale si svolgeranno tavole rotonde con la partecipazione di esperti e momenti di dialogo con la comunità.

NERO NORCIA

Nero Norcia è la rassegna agroalimentare che dagli anni ‘50 promuove e valorizza le produzioni tipiche enogastronomiche e artigianali di eccellenza. Il pregiato Tartufo nero, sebbene indiscusso protagonista, sarà però affiancato dall’esplorazione sulla storia, il gusto e la declinazione in cucina di questo straordinario frutto della terra, occasioni di analisi e confronto su temi di estrema attualità che riguardano il nostro Paese e in particolare il territorio della Valnerina.

UMBRIA DA SCOPRIRE, DA NORCIA AD ASSISI

IL TARTUFO ED ALTRE PRELIBATEZZE

Il tartufo nero è uno dei simboli più conosciuti di Norcia e della sua straordinaria tradizione enogastronomica, famoso in tutto il mondo. Le morbide colline che accarezzano la città, custodiscono sottoterra questo tesoro fatto di pepite scure e profumatissime. Una preziosa delizia che ogni anno diventa protagonista dell’evento più importante, di risonanza internazionale. Oltre ai piatti a base di tartufo, si possono ovviamente degustare anche i prelibati salumi tipici, formaggi e vini locali, per un’esperienza enogastronomica a tutto tondo.

INFORMAZIONI

Segreteria organizzativa
Comune di Norcia
T. 0743 828711
info@nero-norcia.it
www.nero-norcia.it
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Licenza, la Sagra della polenta rencocciata

Tra un mese circa la primavera farà il suo ingresso: perché attenderla per pianificare una gita fuori porta? Se la voglia di passare una piacevole giornata fuori casa non può attendere, sono tanti e ghiotti gli spunti che permettono di unire l'utile al dilettevole.

Tutte le buone forchette, ad esempio, il prossimo 24 febbraio potrebbero prendere in considerazione la 26° edizione della Sagra della polenta rencocciata organizzata, come ogni anno, dalla Pro loco di Licenza, delizioso borgo sito a circa 50 km da Roma e immerso nel verde del Parco Regionale Naturale dei Monti Lucretili.
 
Vuoi fare la polenta? Mai senza il paiolo
 
La manifestazione enogastronomica, più unica che rara, rende protagonista proprio la polenta. Tutti conoscono questa pietanza date le sue antiche origini ma sono tante, e differenti, le varietà da sperimentare: avete mai provato, ad esempio, quella “rencocciata”? Se non ne avete mai sentito parlare è ora di rimediare e colmare questa lacuna.
 
Il motivo del suo curioso nome? Questo piatto, data la sua particolare consistenza, rimanda a una tipica espressione romana “èsse de coccio” che significa essere duro di comprendonio. La polenta, arrostita sulla griglia, viene infatti lasciata raffermare per un giorno intero per poi essere tagliata a pezzi e consumata a mò di pane. La polenta, secondo la tradizione, generalmente viene accompagnata da carne di cinghiale ma, in realtà, sono tante le pietanze a cui è possibile abbinarla.
 
Trattandosi di una giornata di festa, oltre a misurarsi con gli stand gastronomici che renderanno particolarmente dinamico il centro cittadino, è possibile lasciarsi rallegrare da spettacoli musicali, balli e giochi. Ma non solo.

Una volta placato l’appetito, vale la pena muoversi alla scoperta del territorio e fare visita ai ruderi della villa di Orazio, al Ninfeo degli Orsini nonché al museo “Oraziano”. Da non dimenticare infatti che proprio Licenza fece breccia nel cuore del poeta Quinto Orazio Flacco al punto che la scelse come luogo di ritiro in cui rifugiarsi per dedicarsi alla meditazione, alla filosofia, alla lettura e alla poesia. 
 
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lunedì 18 novembre 2019

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Natale 2019 a Sorrento con Luminarie Spettacoli e Mercatini


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Anche quest’anno un folto programma di eventi natalizi a Sorrento con la grande festa di M’illumino d’Inverno tra mercatini, luminarie, street food, concerti, esposizioni e tanto altro



Grande festa a Sorrento con la dodicesima edizione di M’illumino d’Inverno, il programma degli eventi natalizi previsti per Natale 2019 organizzato dall’amministrazione comunale. Ben tre mesi di appuntamenti al teatro Tasso di Sorrento e poi oltre quaranta eventi che spaziano tra musica, gastronomia, cinema, arte, danza e tanto altro.
Le luminarie di Natale a Sorrento
La dodicesima edizione di M’Illumino d’Inverno a Sorrento inizierà dal 22 novembre e durerà fino a fine gennaio 2020 con tantissimi eventi. Di seguito i principali.

M’Illumino d’Inverno – Natale 2019 a Sorrento

  • 22 novembre 2019 – Accensione delle luminarie natalizie. Le strade e piazze principali di Sorrento si trasformeranno con straordinari giochi di luce e in piazza Torquato Tasso sarà acceso successivamente il maestoso Albero di Natale alto 25 metri.
  • 22 – 24 novembre – Shopping sotto l’albero. promosso dall’assessorato al Commercio in collaborazione con i commercianti, con promozioni e offerte nei vari negozi aderenti, animazioni e street band.
  • 22 – 24 novembre – Street Food Village. In piazza Angelina Lauro, con tante delizie locali e degustazioni di vari prodotti enogastronomici.
  • 23 novembre – Concerto di BandAdriatica Alle ore 21 inizia Sorrento Incontra 2019, organizzata da Arealive e Crdl con la direzione artistica di Mvula Sungani. La rassegna multidisciplinare proseguirà sempre al teatro Tasso con tanti ndv eventi e con un ospite speciale che verrà annunciato nei prossimi giorni.
  • 28 novembre – Fantasmagoria. Alle ore 21 lo spettacolo di musica e danza firmato da Sabrina Di Monda: l’intero ricavato della serata andrà devoluto alle bambine della Casa della Carità in Benin.
  • 1 – 7 dicembre – Giornate Professionali del Cinema – Il grande schermo protagonista a Sorrento con tante anteprime e incontri con attori, registi, sceneggiatori e protagonisti per la 42ma edizione della rassegna.
  • 5 – 8 dicembre – Chocoland – Il goloso appuntamento con la fiera del cioccolato artigianale su corso Italia con produzioni di maestri cioccolatieri di tutta Italia.
  • 8 dicembre – Sorrento Incontra – Teatro Tasso – i Foja
  • 11 – 13 dicembre – Sorrento Jazz – Ritorna Sorrento Jazz, la storica rassegna dedicata ad uno dei generi più amati di tutti i tempi con tanti concerti alle 19,30. Ospiti gm Ava Trio (11 dicembre), Rita Marcotulli (12 dicembre), Mirko Gisonte (13 dicembre).
  • 14 dicembre – Gino Rivieccio – Alle ore 21 serata speciale in collaborazione tra Sorrento Jazz e il Rotary Club Sorrento.
  • 15 dicembre – Concerto per Pavarotti – Alle ore 21 la terza edizione del concerto dedicato ad un mito come Luciano Pavarotti, promosso dalla fondazione che porta il suo nome.
  • 17 dicembre – Concerto di Natale – Evento di beneficenza per il Concerto di Natale per Telethon, a cura del liceo artistico Francesco Grandi.
  • 21 dicembre – Sorrento Incontra – Teatro Tasso – Neapolis Mantra (21 dicembre), Lorenzo Girotti e Damiano (11 gennaio), Cyrus e BamBi (18 gennaio) e con un ospite speciale che verrà annunciato nei prossimi giorni.
  • 31 dicembre – Capodanno con fuochi in piazza e musica dopo la mezzanotte – Tra i tanti altri eventi si segnala il Capodanno in piazza con gli attesi fuochi pirotecnici e tanta musica dopo la mezzanotte.
  • 11 gennaio – Sorrento Incontra – Teatro Tasso – Lorenzo Girotti e Damiano
  • 18 gennaio – Sorrento Incontra – Teatro Tasso – Cyrus e BamBi
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